Note storiche sulla Confraternita del Crocifisso di Buseto Palizzolo

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Origine

Il territorio che prende il nome dal toponimo “Busit” riferito ad un antichissimo casale arabo e dal toponimo “Palizzolo” dalla nobilissima famiglia ericina, conobbe alla fine del XVIII secolo e maggiormente verso la metà del secolo successivo, un interessante incremento demografico fino a divenire una piccola comunità sempre più autonoma che approderà ad una totale autonomia amministrativa nel 1950.
Nel 1695 in questa amena e remota contrada dell’antico Comune di Monte San Giuliano che ancora oggi viene indicata con il toponimo “Palizzolo”, Nicolò Gervasi, un benestante massaro, fondò una cappella campestre nella quale vi pose alla venerazione un’immagine di Gesù Crocifisso.
Dopo circa un secolo e mezzo, nel 1849, il giovane sacerdote Don Giuseppe Poma per le ormai pessime condizioni della chiesa, con il concorso dei fedeli dava inizio alla prima ricostruzione, portando la sacra immagine del Crocifisso in una cappelletta in prossimità del Baglio di Colli distante un paio di chilometri da Palizzolo.
L’anno successivo, finiti i lavori, la comunità riportò in processione nella nuova e ampliata chiesa l’antico Crocifisso che fu collocato in uno dei due nuovi altari laterali, riservando l’altare maggiore alla veneratissima icona della Madonna di Custonaci, Patrona di Monte San Giuliano, inevitabilmente si potrebbe dire per la fervente e particolare devozione della popolazione che quasi tutta proveniva dal Monte.
Nel processo di formazione della nuova comunità, per iniziativa di semplici contadini e massari religiosissimi, nacque una Confraternita che intitolarono al Crocifisso per la più radicata ed antica devozione locale.
Della Confraternita si conosce pochissimo.
Fu istituita da Mons. Vincenzo Ciccolo Rinaldi, Vescovo di Trapani l’11 settembre 1864, e riconosciuta civilmente con Regio Decreto nel 1936, ma di essa si perse completamente ogni ricordo.
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Rinascita della Confraternita

Nell’anno 2006 il Comitato sorto ventisei anni prima per l’organizzazione della sacra rappresentazione nota come Processione della Via Crucis, data l’importanza assunta dalla manifestazione, con la collaborazione della Curia di Trapani iniziava un lavoro di ricerca tendente alla stesura di uno statuto che soddisfacendo le esigenze organizzative della Sacra Rappresentazione della Via Crucis, nello stesso tempo desse precisa impronta religiosa all’associazione.
Inaspettatamente proprio in quel periodo venne alla luce una documentazione relativa ad una Confraternita intitolata al Crocifisso.
La notizia fu comunicata al sodalizio contemporaneamente alla decisione di S. E. Mons. Francesco Miccichè di recuperare l’antica Confraternita inglobando ad essa il Comitato Processione della Via Crucis.
La Confraternita ha acquisito tutti i diritti e i doveri del Comitato organizzatore relativi alla Sacra Rappresentazione, e garantisce continuità a ciò che ormai è patrimonio del popolo siciliano.
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- Il testo è a cura di Matteo Vasco (Buseto Palizzolo).
** Esprimo il mio doveroso e sentito ringraziamento ai carissimi amici Matteo Vasco, che mi ha fornito il presente materiale fotografico sulla Processione dei Misteri con quadri viventi di Buseto Palizzolo, e Giovanni Cammareri per il testo introduttivo.

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